News — 26 Giugno 2010 at 12:06

PICCIOTTO UN NOME UNA GARANZIA

I Picciotti

i picciotti

Come già abbiamo scritto nei giorni passati, la storica scritta sul monte Musinè alle porte della valle di Susa (NO TAV prima e modificata in TAV = mafia poi) era stata rimossa in parte come atto provocatorio e prontamente ripristinata in poco più di un’ora da un pronto intervento dei militanti No Tav del luogo. Le sorprese però non finiscono qui. Giovedì 24 sul quotidiano “La stampa” e oggi, venerdì 25 giugno, sul periodico locale “Luna Nuova” il sig. Picciotto di Avigliana rivendica l’iniziativa. Le parole non lasciano spazio a dubbi: “Sono stufo di vedere ogni mattina quella scritta in faccia alla mia carrozzeria, la valle di Susa non può presentarsi con questo biglietto da visita, basta parlare solo di tav” e per finire in bellezza: ” se in Val di Susa ci fosse veramente la mafia i no tav…” Insomma, sempre senza alcun dubbio un deficente. Non sappiamo se sia stato realmente lui a cercare di rimuovere la scritta ma come sempre lo vediamo pronto a cavalcare iniziative provocatorie. Candidato sindaco nelle passatte amministrative (e per altre innumerevoli volte ancora in passato) ne è sempre uscito con risultati ridicoli che da sempre lo vedono sui banchi dell’opposizione a fare ostruzionismo e sterile polemica. Insomma Picciotto di nome e di fatto, sempre pronto a prostrarsi nel gran calderone del Popolo delle Libertà di cui è sostenitore e a cercarsi un posticino. Classico anche lo stile e il pensiero trasparente non per la purezza degli intenti, ma per la nullità dei contenuti e delle dichiarazioni. Scrivere NO TAV prima e TAV = mafia poi significa per la Val di Susa avvisare tutti del pericolo tav e infiltrazioni mafiose negli appalti. Scriverlo su una montagna è gridare a tutti che qui c’è un conflitto aperto, che la valle è in lotta e non si fermerà certo davanti alla mafia o a “quattro picciotti”. Ricordando poi il passato ci viene in mente il fascista deficente Marrone (del già FUAN e ora Giovine Italia e poi chissà..)che alla ricerca di un pò di visibilità si era fotografato mentre con un paio di suoi camerati rimuoveva la scritta per poi portarla all’allora presidente della regione Mercedes Bresso. Anche qui stessa pasta e stesso cervello. Poi ancora l’Onorevole Napoli che sulle pagine dei quotidiani non perde l’occasione di attaccare la nostra scritta e la lotta NO TAV. Anche lui abile servo Berlusconiano coordinatore locale del pdl. Il monte Musinè sui cui è posta la scritta è da sempre considerata una montagna magica, dagli strani poteri, venerata dagli studiosi dell’occulto, su cui la vegetazione non cresce per l’ alto tasso di radioattività presente nella sua roccia. Ci chiediamo a questo punto, visto il periodico pellegrinaggio di questi personaggi, se tra le sue caratteristiche magiche abbia anche quella di attrarre a sè i deficenti…