post — 24 Aprile 2020 at 11:17

Fermare le grandi opere inutili per aiutare le popolazioni nella crisi seguente alla Pandemia

LETTERA APERTA

– alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

– al Presidente e ai Membri del Parlamento europeo

– al Presidente del Consiglio italiano

Il Bilancio europeo 2021-2027 dovrà essere profondamente modificato

Nell’Unione Europea vi sono 112 milioni di poveri

Occorre cancellare il finanziamento europeo della Torino-Lione

e le spese militari dell’Unione europea

SIAMO CITTADINE E CITTADINI EUROPEI vogliamo mettere in guardia le Istituzioni europee e il Governo italiano sul rischio che politiche sbagliate potranno causare danni maggiori della stessa Pandemia COVID-19 in atto. Nel giro di poche settimane la Pandemia si è diffusa rapidamente in Europa e nel mondo, con immediate gravi conseguenze: milioni di persone si sono contagiate e centinaia di migliaia sono morte.

Ma, accanto alla diminuzione di contagiati e di morti, assistiamo al rapido e violento indebolimento delle economie a livello planetario e il conseguente aumento delle diseguaglianze, della disoccupazione e delle povertà.

Molti scienziati e la Banca Mondiale affermano l’esistenza di una evidente correlazione tra la Pandemia e il Cambiamento Climatico che è provocato dalle politiche della crescita infinita e dagli investimenti senza ritorno nelle Grandi Opere che devastano il Pianeta.

La Carta di Tunisi del 2013, che unisce associazioni e movimenti popolari che si battono contro la costruzione di Grandi Opere Inutili e Imposte, ha indicato nei Mega Progetti una delle cause del disastro ecologico con rilevanti conseguenze negative per l’umanità. La realizzazione di Mega Progetti infrastrutturali, ai quali le politiche neoliberiste attribuiscono da decenni il ruolo di “strumento ideale” per la crescita dell’economia e per l’aumento del benessere degli abitanti del Pianeta, assorbe ogni anno circa l’8% del PIL mondiale.  

SIAMO CITTADINE E CITTADINI EUROPEI e da trent’anni lottiamo contro la Torino-Lione, un mega progetto ferroviario che costerebbe € 26 miliardi, imposto ai contribuenti in Italia, in Francia e in Europa, inutile, senza ritorno economico, UN VERO CRIMINE CLIMATICO.

Di fronte alla catastrofe sociale ed economica generata dalla Pandemia siamo quasi imbarazzati a voler ostinatamente difendere la nostra lotta, ma di fronte agli appelli sconsiderati dei promotori delle Grandi Opere da loro definite “la soluzione” per il dopo Pandemia, sentiamo l’urgenza, la responsabilità e l’obbligo di essere ancora più decisi nella nostra opposizione.

La Torino-Lione è una delle opere volute dall’Unione Europea per creare sviluppo e coesione degli Stati membri nell’ambito TEN-T finanziato dal fondo CEF. In realtà si tratta di progetti di linee ferroviarie che minacciano l’ambiente con l’arroganza dei loro costi e dimensioni, rappresentano un modello di “sviluppo” sbagliato e un sistema di trasporti disomogeneo e inefficace secondo la Corte dei conti europea che non crea benessere e coesione ma diseguaglianze sociali.

E’ dimostrato che la Torino-Lione contribuisce pesantemente al cambiamento climatico.

Ma, non ostante la presente drammatica situazione, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato il 2 aprile scorso che “Il bilancio europeo 2021-2027 è il più forte e più importante strumento di risposta alla crisi generata dalla Pandemia per la ripresa a lungo termine”.

La sua è una dichiarazione superba e temeraria: il Bilancio pluriannuale dell’Unione Europea redatto dalla Commissione europea nel 2018 rappresenta la continuazione della normalità ed è la sintesi delle politiche neoliberiste che hanno contribuito allo squilibrio generale delle economie e allo stesso Cambiamento Climatico, deve essere profondamente modificato.

AFFERMIAMO che di fronte a questa volontà di “ritorno alla normalità” espressa dalla Commissione europea, la “normalità è la causa dei problemi”, il cambiamento e la solidarietà sono la soluzione.

DENUNCIAMO la campagna delle lobby delle Grandi Opere che pretende di fare partire centinaia di cantieri definiti “il toccasana per il rilancio dell’economia dell’Unione europea”.

CHIEDIAMO l’approvazione di un emendamento CO2 alla Legge Europea sul Clima affinché, nello spirito dell’Accordo di Parigi, ogni opera infrastrutturale sia sottoposta a valutazioni indipendenti dell’impronta di carbonio nelle fasi di costruzione e di esercizio per l’ottenimento del finanziamento della UE.

CHIEDIAMO la cancellazione del finanziamento europeo della Torino-Lione, un progetto inutile, senza ritorno economico, climaticida, che sottrae preziose risorse economiche ai bilanci dell’Unione europea, dell’Italia e della Francia.

CHIEDIAMO la creazione un Fondo di Solidarietà finanziato dal Bilancio 2021-2027 per l’immediato sostegno dei cittadini poveri che sono 112 milioni nell’Unione Europea e il loro numero è in aumento.

Per finanziare il Fondo di solidarietà sarebbero sufficienti la forte riduzione degli investimenti CEF previsti per le infrastrutture di trasporto civili e militari (€ 33,5 Mld) e la cancellazione delle spese militari europee per circa € 35 Mld (Security and Defence 24,3 Mld. e European Peace Facility 10,5 Mld).

Presidio Europa