post — 22 Febbraio 2020 at 13:45

Da Nicoletta per Chef Rubio

Carcere delle Vallette, 21.2.2020

Ieri ho atteso invano la visita di un amico. Avevo chiesto di poter effettuare almeno un colloquio con Rubio e mi avevano detto che la richiesta era stata autorizzata, salvo scoprire dopo poche ore che il direttore del carcere l’aveva invece rifiutata, con una motivazione che ancora non mi è stata notificata. Mi metterò a rapporto per chiedere ragioni. Rubio è un amico dei Notav, un compagno e lo aspettavo con gioia. In carcere si era sparsa la voce del suo arrivo e le detenute ed i detenuti erano contenti ….qualche detenuta mi ha anche detto che non vedono più Camionisti in trattoria da quando non c’è lui…in ogni caso lo conoscono e lo apprezzano per la simpatia e l’umanità!

Io avrei voluto che mi raccontasse della sua esperienza in Palestina perchè i Notav sono a fianco del popolo palestinese sin dalla prima Intifada. E avrei voluto ricevere il suo abbraccio.

Anche lui ha ora avuto un saggio di quanto la violenza carceraria sia fatta da precarietà, da regole arbitrarie e dallo stravolgimento dello spazio e del tempo. Ho comunque sentito la sua vicinanza ed il suo affetto perchè l’affetto e la vicinanza dei compagni sgretolano i muri e segano le sbarre. Ci possono togliere la libertà fisica ma non quella interiore che sente la solidarietà del proprio popolo e dona la fierezza e la serenità di chi sta dalla parte giusta. Un grande abbraccio a Rubio, da parte mia e di tutti I detenuti.

AVANTI NOTAV!

Nicoletta