post — 17 Marzo 2023 at 11:54

Assemblea sulla nuova cava di Caselette molto partecipata!

Molto partecipata anche dai caselettesi la serata informativa di ieri sera che ha visto come protagonista, ancora una volta, la nuova cava di Caselette.

I relatori Luca Giunti e Alberto Poggio, della commissione tecnica Unione Montana, hanno illustrato il problema partendo dal caso specifico di Caselette, come opera propedeutica al TAV Torino-Lione, per arrivare allo stato dell’arte riferito alla Grande Opera nell’insieme.

Le autorizzazioni riguardanti questa nuova cava di Cascina Grangetta e precedentemente quella di Cascina Baldon, entrambe sul territorio di Caselette, hanno subito un lungo iter che evidenzia le responsabilità di quanto ora è sotto gli occhi di tutti: da un lato agricoltori disposti a cedere i propri terreni, inverosimilmente

non più produttivi, a cavatori in cambio di possibili lauti e facili guadagni, dall’altro amministrazioni comunali che senza troppi scrupoli approvano a maggioranza tutto ciò avallando la tesi degli agricoltori.

Ciò che sta succedendo a Caselette è solo un assaggio di quanto si prospetta in tutta la valle destinata a diventare un unico cantiere dove i lavori di movimentazione terra prolifereranno e continueranno ad essere i protagonisti per anni senza vedere realizzata l’opera vera e propria.

Il piano di controlli aggiuntivi sul materiale destinato alla cava, messo recentemente in campo dall’amministrazione comunale, non ci convince perché palesemente inefficace e il ventilato dirottamento del materiale proveniente da San Didero verso un altro sito di deposito non sposta il problema dell’attacco al nostro territorio ai danni della nostra salute: la cava deve essere fermata e il sito, per quanto materialmente possibile, deve essere ripristinato al suo stato iniziale prima che sia troppo tardi!

La bassa val di Susa è sotto attacco ambientale su più fronti e da più progetti, non solo dal TAV: il progetto di laminazione della Dora Riparia e quello relativo ad una nuova viabilità, che dovrebbero essere realizzati ai danni dell’unico tratto ancora vergine della nostra martoriata valle, stanno incalzando. E chi ci assicura che per realizzarle non verranno utilizzate terre e rocce da scavo del TAV?

Ci vediamo domani alle ore 15 direttamente alla nuova cava di Caselette per vedere l’avanzamento dei lavori e parlarne ancora una volta insieme.

I No Tav non staranno a guardare e continueranno a mobilitarsi!