post — 6 Giugno 2012 at 01:48

Succede ad Alba: sei notav e porti solidarietà ai lavoratori in lotta e ti arrestano

Questa mattina ad Alba, durante una manifestazione di solidarietà con i lavoratori della Miroglio, Pinuccia e Jack,due  compagn* e attivist* notav, sono stati spinti dalle forze dll’ordine e sono caduti per terra durante il fermo cui son stati sottoposti anche altri giovani compagni del Collettivo di Bra. Pinuccia, già ferita dai polferini a Porta Nuova a febbraio, è stata spintonata e ha dovuto ricorrere a cure mediche in ospedale, per una lesione a una gamba.

I ragazzi del Collettivo di Bra si erano recati ad Alba per costituire un Presidio di solidarietà con gli operai licenziati dalla Miroglio, che oggi manifestavano ad Alba. Le fdo li hanno fermati e portati TUTTI in caserma. Ora sono fuori, tranne Pinuccia Cane e jack, messi ai domiciliari dopo essere stati bistrattati. Il tutto per aver osato portare solidarietà attiva a dei lavoratori in presidio. Oltre il danno, la beffa!

Ascolta Lele del “il Comitato” di Bra

L’intervista con Pinuccia a Radio Beckwith

 

COMUNICATO DE “IL COLLETTIVO” SUI FATTI DI STAMATTINA AD ALBA. 05/06/2012:

Questa mattina 3 individui del collettivo si sono recati ad Alba, dopo aver saputo tramite un tam tam facebook, che si sarebbe svolto un presidio di piu di 200 persone, licenziate da Miroglio, negli stabilimenti pugliesi. Quindi, daccordo, con i compagni di Alba, abbiamo deciso di portare la nostra solidarietà ai lavoratori licenziati che giungevano, in 3 pullman, dopo 12 ore di viaggio, alcuni con le tende.

Dopo aver conosciuto dei compagni di Taranto, che ci esprimevano gratitudine per la solidarietà, abbiamo pensato di fare uno striscione solidale. Nemmeno il tempo di allargare lo striscione,e le FDO, si sono avvicinate tempestivamente e con aria non proprio tranquilla esigendo i documenti. AL rifiuto di qualcuno, perchè gia palesemente conosciuto dalle stesse FDO, sono iniziati spintoni, strattoni e varie cose che conosciamo, durante i quali la nostra compagna Pinuccia è stata buttatta per terra, e trattata in malo modo insieme a un altro compagno albese i quali sono stati ammanettati e portati via. I rimanenti, tra cui 3 nostri componenti, sono stati posti in stato fermo, aspettando le volanti, per essere condotti in caserma, insieme a dei compagni di Taranto, reclamandoci il fatto che non avessimo voluto fornire generalità, mentre avevamo gia tutti consegnati i documenti, o li avevamo in mano. I primi a essere portati via sono stati i due compagni di Alba, in manette. Sono seguite altre tre volanti per portare noi, e i compagni Tarantini. In caserma, dopo la perquisizione per trovare “armi, esplosivi e strumenti di effrazione”, alla quali sono risultati tutti negativi tranne due persone, denunciate a piede libero per avere nello zainetto uno, una forbice da elettricista (che serviva a tagliare lo striscione), e l’altro un coltellino svizzero, utile per il campeggio in programma di fronte all’azienda. Dopo un paio d’ore in caserma, hanno iniziato a rilasciare andare le persone uno per uno. E’ anche giunta un ambulanza per Pinuccia, che lamentava dolori alla gamba, i quali tutti noi conosciamo, chiedendo di essere portata in ospedale. Cosa che il medico del 118 ha ritenuto non necessaria, pur essendo evidente il gonfiore alla gamba, anche dovuto alla caduta. Usciamo da questa mattina, in cui volevamo esclusivamente portare la nostra solidarietà, a chi viene trattato come una macchina e riposto all’evenienza, con un compagno denunciato per un paio di forbici, e altri due compagni agli ARRESTI DOMICILIARI (queste le ultime fonti). Ci chiediamo come sia possibile, una reazione di questo tipo, nei confronti di chi non ha alcun reato imputabile e nemmeno si è rifiutato di fornire generalità.

PINUCCIA E JACK LIBERI SUBITO!

FATE GIRARE IL PIU POSSIBILE PERCHE’ SIAMO A DEI LIVELLI INIMMAGINABILI…

SPERIAMO PRESTO CI SIANO I VIDEO PERCHE’ C’ERANO ANCHE DUE TV LOCALI, SUPPONIAMO PUGLIESI O LIMITROFE

stasera ad alba alle 21

presidio in solidarietà agli arrestati di fronte al Comune