post — 24 Aprile 2021 at 18:39

San Didero: la fauna è in pericolo

Riprendiamo da Sos Animali Valle di Susa e dintorni
La Sitaf, per conto Telt stà effetuando ,oltre al periodo consentito (Fino a 600 metri s.l.m: dal 1° ottobre al 15 aprile) ,Il taglio degli alberi in piena stagione riproduttiva ,. Questa pratica ferisce o lascia senza riparo i volatili nell’intento di nidificare..
Per spostare l’autoporto di SUSA(TO) a San Didero (TO) sradicano gli alberi , scavano i prati e schiacciano i cespugli, proprio in primavera , distruggendo l’abitat degli uccelli che nidificano e di piccoli mammiferi che in tana incominciano a procreare
In un’area verde, diventata nel tempo luogo potenziale di riserva delle risorse ambientali. Lungo il fiume, nei cespugli si riproducono alcune specie di volatili . Chiedo a tutte le Organizzazioni per la protezione animali (OIPA, LAV, LIDA Torino- Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, Stop Animal Crimes Italia, LIPU) la richiesta di far sospendere le attività a Sitaf/Telt: “Assumere un alto senso civico di rispetto dell’ambiente e dei valori faunistici, nel segno di una maggiore armonia tra uomo e natura”,di denunciare questa pratica che non solo è eticamente condannabile, ma anche illecita e contraria alle direttive comunitarie.
La violazione del divieto di distruggere o danneggiare i nidi intenzionalmente e disturbare la fauna selvatica durante il periodo della riproduzione comporta, infatti, l’applicazione di sanzioni penali e amministrative.
I nidi sono protetti dalla legge nazionale 157/92. e da alcuni Regolamenti comunali che ne vietano la distruzione. In caso di uccisione di pulli si configura la fattispecie dell’art. 544 bis del Codice penale (Uccisione di animali).
Per allestire il cantiere, sono state chiuse tutte le vie agli animali impossibilitati al di raggiungimento all’acqua, con grate termosaldate .Le recinzioni ,oltretutto sono sormontate da filo spinato come foto. Già in fase di progetto preliminare era da calcolare la costruzione di passaggi per la fauna , non di chiuderli.
La minimizzazione degli impatti delle infrastrutture lineari sulla fauna è un aspetto che deve essere considerato fin dalle fasi di progettazione, evitando di distruggere gli habitat più sensibili. Gli effetti negativi dell’interruzione della continuità ambientale risultano amplificati in determinate situazioni ambientali e geomorfologiche, ad esempio nel caso di infrastrutture situate in prossimità dei margini di transizione tra due ambienti ad ecologia diversa (ecotoni, margini di un bosco, corsi d’acqua, ecc.).