post — 30 Maggio 2012 at 11:49

Passera a che servono le grandi opere se il Paese crolla? Di Simone Perotti

di Simone Perotti – Blog su Il Fatto Quotidiano_ Ora io dico: siamo un Paese a rischio sismico elevato. Ogni anno, o pochi anni, da quando sono nato, crolla qualcosa. Le strutture antisismiche sono pochissime, tanto che mentre in Giappone aspettano le scosse del 5° o 6° grado per lavarsi meglio le ascelle con la vibrazione, noi contiamo i morti. Abbiamo circa 4000 scuole a rischio di venire giù da un momento all’altro per scosse di qualunque magnitudo. Questa è la situazione che fronteggiamo mentre abbiamo bisogno che l’edilizia riprenda, che la ripresa produca crescita e lavoro… E Corrado Passera Ministroemeritotecnico che fa?! Svincola 100 miliardi per fare strade e Tav di vario genere!

Ora, io dico, che gli dobbiamo dire a uno così, quanti morti sotto le macerie gli ci vogliono per capire? Perché non si rende conto che se anche vogliamo perseguire la ripresa e la crescita (io no, ma come faccio a spiegarglielo a Passera…) ci sono un mucchio di cose più utili, addirittura impellenti da fare invece che le grandi opere? Se anche non vuole dare soldi a scuola, sanità, università (aveva detto che non ce n’erano. Ora viene fuori che ci sono 100 miliardi…), come fa a non capire che potremmo rimettere in moto l’economia in modo uniforme, su tutto il territorio del Paese, ristrutturando, mettendo a norma, consolidando?

Poi chiamano antipolitica il fatto che noi, tutti, sospettiamo che le grandi opere “servano” più alla politica che al Paese…