post — 25 Luglio 2020 at 10:16

Nicoletta sulla resistenza NOTAV ai Mulini

Costretta ancora una volta a vivere solo di lontano la resistenza NO TAV ai mulini di Clarea.
Seguo questi momenti col cuore in gola; vedo con angoscia i filmati e le foto sui social.
Giovani e giovanissimi disarmati davanti ai lacrimogeni e ai manganelli di sempre; visi e corpi ragazzini a fronteggiare quelle figure senza volto, che si celano dietro caschi e scudi.
Sono arrivati con le ruspe a demolire le barricate alzate a protezione del presidio.
L’area dei mulini per il momento è ancora interdetta alla sbirraglia: l’ultima barricata saranno i tetti antichi, i grandi alberi dei brevi cortili, nei quali ormai da più settimane si resiste.
I mulini sono da oggi senz’acqua, deviata a monte in modo da togliere ai presidianti una risorsa indispensabile; ne faranno le spese anche la terra, gli animali dei boschi.
Una giornata interminabile cede il passo ad una notte piena di insidie; ma i ragazzi non sono più soli: la Valle è salita, attraverso sentieri quasi impraticabili, a sostenere la lotta.
Si moltiplicano foto e filmati a raccontare la vita di una comunità che, pur sotto attacco, non rinuncia all’allegra ironia, alla fantasiosa inventiva di sempre.
Per la prima volta io non sono con loro: a questi miei giorni che vivono di ricordi e di previsioni manca la libertà dell’azione , ridotta come sono ad essere la prigioniera di me stessa, rinchiusa in questa mia casa dolce-amara.
Mi dà commozione vedere i volti dei vecchi compagni, ma più ancora scoprire i tanti giovani e giovanissimi, quei loro sorrisi che dicono la meraviglia e l’orgoglio della nuova esperienza, del sentirsi dalla parte giusta, col futuro tra le mani, non barattabile, da difendere a tutti i costi: un futuro da stringere in un pugno alzato al cielo, come un grido gioioso, contro il nuvolone armato che avanza sulla strada dei mulini.
Armi che non basteranno a vincere la forza del cuore e della ragione, di cui, da sempre, si alimenta la lotta NO TAV.
Come dice una delle nostre canzoni, sono i popoli in rivolta a scrivere la storia; e il vento della rivolta ricomincia a soffiare, non solo in Clarea….