post — 24 Gennaio 2022 at 10:54

Lettera aperta del Comitato No Tav di Condove al Sindaco Jacopo Suppo: chiediamo chiarezza sulla “non negoziabilità” del Tav

 

Al Sindaco di Condove Jacopo Suppo,

a tutti i membri della Giunta e del Consiglio comunale,

In questi casi, i complimenti sono d’obbligo. La nomina di Jacopo Suppo a Vice-Sindaco della Città Metropolitana è un riconoscimento notevole per il nostro giovane sindaco e sarà sicuramente una rampa di lancio per la sua carriera politica.

Però (maledetto però), c’è qualcosa che stride, un “sagrìn” che non riusciamo a toglierci dalla testa.

I cantieri del TAV Torino-Lione sono sbarcati in bassa valle e intendono allargarsi. Per ora vediamo solo lo splendido “fortino” di San Didero, ma altre meraviglie ci attendono: il deposito di smarino a Caprie, i vastissimi cantieri a Susa, il famigerato tunnel sotto la collina morenica ad Avigliana, la nuova stazione di Buttigliera, solo per citare le chicche migliori. E anche l’ammodernamento della linea esistente tra Avigliana e Bussoleno, che costituirà il primo tassello e inizio formale del TAV nella tratta italiana, come ben specificato dal Commissario Mauceri. Non nascondiamoci e guardiamo in faccia la realtà: l’impatto sarà pesantissimo per tutti i valsusini. Iniziamo a fare amicizia con la polvere e i camion, perché il futuro ci riserverà questo. L’ambiente in cui viviamo, la nostra valle, subirà delle (ulteriori) lacerazioni insanabili. La ricaduta sulla salute delle persone sarà evidente, in particolare per le persone più esposte e più fragili.

Nel frattempo, nelle stanze del potere, si sta apparecchiando una tavola imbandita per gli amministratori della valle. Piatto principale: la polpetta avvelenata delle compensazioni. Ecco, dal nostro punto di vista, le compensazioni sono una brioche regalata a chi non mangia da mesi e ha fame di diritti importanti (sanità, scuola, trasporti locali). Un cerotto su una ferita lacero-contusa. Un contentino che vorrebbe rendere accettabili i danni permanenti di un’opera tanto inutile quanto deleteria e costosa.

Con questo quadretto non proprio idilliaco di fronte agli occhi, ci rassereniamo leggendo il programma elettorale con cui la giunta di Condove è stata eletta. Tra i “10 valori non negoziabili” della nostra amministrazione ci sono cose che reputiamo fondamentali: “onestà e trasparenza”, “difesa del territorio, dell’ambiente e delle risorse naturali”, “contrarietà alle grandi opere inutili”. Molto bene!

Però (maledetto però) sappiamo che Stefano Lo Russo è il nuovo paladino della lobby del TAV. Tra le sue prime dichiarazioni da sindaco, praticamente mentre ancora si stava finendo di contare le schede elettorali, spicca che la Città di Torino riprende il suo impegno sul TAV e rientra nell’Osservatorio. Questo esempio per evidenziare come Jacopo Suppo si trovi stretto tra due fuochi: da una parte il mandato dei cittadini di Condove, che lo hanno eletto con un programma elettorale inequivocabile, dall’altra il suo nuovo referente istituzionale Stefano Lo Russo, che sulla questione TAV ha idee altrettanto chiare delle nostre, ma diametralmente opposte.

Da queste considerazioni, nascono molte preoccupazioni e molte domande, che vorremmo rivolgere direttamente al Sindaco Jacopo Suppo e a tutti i Consiglieri comunali di maggioranza. Qual è la vostra attuale posizione sul TAV? È stata modificata da questo nuovo assetto politico? Come si esprimerà in Città Metropolitana la vostra contrarietà al TAV? Se la contrarietà al TAV non è negoziabile, come potete pensare che esistano margini di trattativa? Come si comporterà l’amministrazione di fronte all’offerta delle compensazioni? I Consiglieri comunali che hanno ottenuto i voti di preferenza prevalentemente da cittadini condovesi NO TAV cosa pensano della nomina del nostro Sindaco come più stretto collaboratore di Lo Russo?

Per discutere di questi temi, di primaria importanza e urgenza per Condove e per tutta la valle, invitiamo il Sindaco Jacopo Suppo e tutti i membri del Consiglio Comunale a un incontro pubblico, in piazza. Un dibattito schietto e aperto, che sgombri il campo dalle ambiguità che si sono create.

Abbiamo bisogno di ricevere informazioni di prima mano, senza l’intermediazione di giornali o social media, in nome della “trasparenza” richiamata nel programma elettorale.

Troppe volte, ormai, abbiamo assistito a veri e propri “voltafaccia” da parte di amministratori e politici. Siamo ancora disposti a dare la nostra fiducia, ma nessuna delega in bianco.

Il Comitato No Tav di Condove