post — 9 Gennaio 2016 at 00:34

L’esperto d’aria fritta Stefano Esposito e le polveri al cantiere Tav

Espozoz[da Spinta dal Bass] Abbiamo mostrato ieri i dati rilevati dalla centralina che monitora la qualità dell’aria a ridosso del cantiere Tav. Dati che rivelavano concentrazioni di PM10 assai alte. Chiedevamo al sindaco di Chiomonte e all’Arpa Piemonte una spiegazione di quei valori. Il sindaco e Arpa ancora non ci hanno risposto, ma una risposta tuttavia è arrivata: quella del senatore Stefano Esposito, noto esperto in materia.

Secondo il senatore i picchi di polveri e le concentrazioni sopra la media sono dovute al traffico autostradale, in particolare ai controlli antiterrorismo alla frontiera del Frejus del 2 gennaio, con “blocchi, code di ore ed intervento della protezione civile”, come ricorda Esposito. Segnaliamo di passaggio che le code si fermavano a Oulx, basterebbe leggere i giornali del 3 gennaio per saperlo, cioè oltre 10 chilometri dopo Chiomonte, ma probabilmente la conoscenza di Esposito della Val Susa si limita al catino della Clarea. Ma il punto è un altro: come possono le code del 2 giustificare i valori dell’1 del 3 e del 4 gennaio? Per comodità di Esposito mostriamo il grafico delle quattro giornate:

 

Dato che l’unico dato attualmente disponibile del monitoraggio ambientale è quello del contaparticelle, noi ci siamo guardati bene dal mettere in necessaria relazione i picchi di PM10 in prossimità del cantiere con determinate lavorazioni in quest’ultimo. Mancano i dati per poterlo fare. Aspettiamo che Telt o Arpa li rendano pubblici per trarre le conclusioni. Esposito invece sa già tutto. Per lui il cantiere è innocente e candido. Stiamo parlando di salute pubblica, il senatore dovrebbe usare più cautela, o mostrare dati che correlino “blocchi e code di ore” avvenute a chilometri di distanza con gli alti valori di polveri registrati alla Maddalena. Non dovrebbe Esposito alimentare le sue polemiche da fondamentalista si tav in tema di salute pubblica senza dati adeguati. Dovrebbe, così come il sindaco di Chiomonte, prendere atto di quei dati e far di tutto per mettere in campo le necessarie contromisure per tutelare la salute pubblica, sia che quelle polveri siano prodotte dall’autostrada che dal cantiere Tav.

P.S. Noi abbiamo una idea di cosa provochi quei picchi, peraltro non nuovi, alla Maddalena in prossimità del cantiere Tav, e non vediamo l’ora di leggere i dati di monitoraggio completi che, ci auspichiamo, Telt vorrà rendere pubblici.