post — 8 Dicembre 2019 at 23:28

L’8 dicembre è questione di cuore e Resistenza

Si è da poco conclusa la grande manifestazione per l’8 dicembre No Tav che ha visto migliaia di persone sfilare da Susa a Venaus, fino alla borgata 8 dicembre.

A 14 anni dalla storica liberazione di Venaus, il movimento è tornato in strada per una giornata che ha un profondo significato: rinnovare un patto tra gli uomini e donne della valle, a difesa della terra e del futuro di tutti e tutte.

Questo futuro, così profondamente minacciato da chi continua a non capire quali siano le reali esigenze del paese, ci spinge da quasi 30 anni a non mollare e a lottare, perché altissima è la posta in gioco: messa in sicurezza dei territori, la salute, il lavoro, la possibilità di vivere dignitosamente.

Un 8 dicembre sentito e desiderato dalla popolazione valsusina, per ritrovarsi ed immaginarsi, insieme, come proseguire la lotta e per essere pronti, laddove nei prossimi mesi dovesse esserci un nuovo inizio dei lavori.

Nella bellissima giornata di oggi era impossibile non notare il grande numero e protagonismo dei giovani, in prima fila ad aprire il corteo ed animarlo con musica interventi. Insieme a Friday for Future Valsusa, i giovani No Tav hanno ben espresso quelle che sono le priorità di noi tutti: per avere un futuro è necessario mettere in discussione un modello di sviluppo devastante e predatorio, incompatibile con la sopravvivenza del pianeta.

Presenti molti amministratori dei Comuni della Valle e l’Unione Montana, comitati e associazioni.

E infine lui, il grande, generoso e coraggioso popolo No Tav, sopravvissuto a mille battaglie, ma ancora pronto a rimettersi in marcia ogni qualvolta sia necessario.

Non sono mancati gli interventi a ricordare Luca, Giorgo, Mattia al momento sottoposti a misure restrittive e gli altri per cui a breve potrebbero aprirsi le porte del carcere, tra cui Nicoletta.

Chiara è la consapevolezza che solo lottando ancora, sarà possibile liberare tutti e tutte!

Avanti No Tav, buon 8 dicembre!