movimento — 12 Giugno 2010 at 15:48

Delegazione franco-italo-spagnola a Saragozza

zaragoza-no-tav-9-6-2010-ridotta-8La mattina di mercoledì 9 giugno 2010 una delegazione franco-italo-spagnola, del Collettivo No TAV Senza Frontiere, ha partecipato alla sessione dei “portatori di interesse” della Conferenza TEN-T nella Sala del Palazzo dei Congressi Expo Aragón di Saragozza, Spagna. In questa occasione è stata consegnata la Carta di Hendaye a Siim Kallas, Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario europeo ai Trasporti.
Leggi il COMUNICATO STAMPA dell’8 giugno.
Di seguito la CRONACA e il COMMENTO
La cronaca
Una delegazione del Collettivo NO TAV Senza Frontiere ha partecipato nei giorni 8 e 9 giugno a Saragozza, Spagna alla “Conferenza sul futuro della rete ferroviaria di base nell’Unione Europea”.
In questa occasione il Collettivo No TAV ha consegnato al Vice Presidente della Commissione Europea Siim Kallas (estone) una Lettera Aperta e di Hendaye.
Successivamente è stata letta pubblicamente, al termine della lettura sono state “sventolate” bandiere No TAV italiane e basche (cfr. foto).
Due “oppositori” francesi sono successivamente intervenuti per portare argomenti No TAV in una sala che accoglieva principalmente “lobbisti” pro tav.
E’ la prima volta che in un tale consesso sono risuonate voci di dissenso espresse da cittadini. Possiamo affermare che la presenza NO TAV non è passata inosservata. La polizia spagnola è intervenuta prima identificando i militanti italiani e spagnoli, quindi  sequestrando le bandiere e i Comunicati Stampa. Immediata è stata la reazione della delegazione che, minacciando di salire in tribuna per denunciare l’ingiustificata aggressione, ha convinto la segretaria del Vice Presidente Siim Kallas a chiedere alla polizia la restituzione del materiale. La polizia non ha perso di vista i cittadini nemmeno durante il loro pranzo, un furgone è rimasto appostato a poche decine di metri dal ristorante.

Il commento
TEN-T di Saragozza è stato l’ennesimo tentativo dell’Unione Europea di mettere  d’accordo interessi diversi – e in taluni casi divergenti – relativamente alla necessità di dotare l’UE di una strategia comune dei trasporti ferroviari, stradali, marittimi ed aerei.
La mancanza di un budget del’UE degno di questo nome impedisce alla Commissione Europea di poter finanziare direttamente (se non con alcuni interventi di stimolo transfrontaliero) la costruzione delle infrastrutture.
La subalternità del’UE al mercato e alla crescita impedisce l’adozione di scelte leggere legate alla ricerca di modelli di gestione mentre stimola la continua ricerca di investimenti verso infrastrutture dispendiose e distruttive di risorse economiche e ambientali e ciò nonostante la grave situazione economico/finanziaria che affligge l’Unione Europea.
ha messo in evidenza le incertezze dei decisori politici sui vari temi: identificazione della rete prioritaria, modelli di esercizio ferroviari, gomma/ferro, trans-modalità, navigazione fluviale/marittima, velocità dei treni passeggeri e merci. Solo il principio della riduzione delle emissioni CO2 mette d’’accordo tutti, ma nessuno indica un  modello uniforme di calcolo.
L’ipotesi PPP (partenariato pubblico – privato) è stata accarezzata come una delle  soluzioni, senza al contempo indicare quali sono i tempi per la sua adozione (le calende greche ?).
L’Unione Europa ancora una volta appare in stallo, incapace di decidere, e sotto scacco da parte delle lobbies dei costruttori delle grandi infrastrutture e degli autotrasportatori (che sono arrivati ad esigere la libera circolazione su strade ed autostrade per 365 giorni l’anno).
Lo stallo dell’UE spinge gli Stati membri a cercare accordi bilaterali, la mancanza strutturale di fondi nazionali rende tuttavia ancora più ardua questa strada.
E’ bene tuttavia che i cittadini sappiano che in Europa la libera circolazione delle persone passa dopo quella dei capitali e delle merci. Sempre tuttavia a loro spese …

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le foto  illustrano:L’edificio e monumento del Parco delle Esposizioni di Zaragoza, I partecipanti del Collettivo No TAV Senza Frontiere, Siim Kallas e il “panel” degli esperti”, la lettura della Lettera Aperta, la distribuzione della Carta di Hendaye in sala, alcuni esperti che leggono la Carta di Hendaye e la Lettera Aperta, le bandiere No TAV in Sala, l’intervento dei francesi e La polizia che restituisce il materiale sequestrato