documenti, post — 25 Aprile 2015 at 01:18

Il tempismo di Virano: come fregare il calendario

Riceviamo da Luca Giunti e volentieri pubblichiamo

Nel 2012 è stata pubblicato il Quaderno n. 8 dell’Osservatorio governativo sulla Torino-Lione che in 400 pagine riassumeva l’analisi costi/benefici dell’intera opera. In più parti (ad es. a pag. 164) fissava al 2035 il completamento di tutta la nuova ferrovia e al 2023 l’entrata in esercizio del traforo sotto le Alpi. Con queste date e con i traffici presunti in forte aumento, a pag. 251 un grafico magniloquente esaltava il bilancio positivo delle emissioni di carbonio raggiunto nel 2038.

1

 

Bene, benissimo, anzi meglio.

Il tempo passa. Si arriva al 2015 quando viene fondata la società francese TELT-sas incaricata di costruire e poi gestire il tratto St. Jean – Bussoleno della nuova ferrovia. Essa si presenta al mondo il 16 marzo a Roma e conferma, usando il medesimo grafico (pag. 11), l’identico orizzonte per risparmiare CO2.

 

2

 

Tutto bene, quindi? Eh no, perché a pag. 19 la neonata ditta esibisce anche il suo crono-programma: il tunnel di base entrerà in funzione nel 2030 (il resto della nuova ferrovia non è di sua competenza e quindi nulla dice del suo completamento; stime francesi parlano del 2045…).

 

3

 

Ora, una domanda sorge spontanea ai piemontesi. Secondo TELT, il calendario e i numeri sono come la stoffa di Magna Bernarda che se s’lunga e se s’larga? Com’è possibile che un qualsiasi risultato si raggiunga nella stessa data anche se sono stati accumulati (almeno) 7 anni di ritardo prima ancora di cominciare i lavori?

Non c’è da stupirsi. Questa “creatività” nelle previsioni ha una lunga storia. Virano Mario, oggi direttore generale di TELT e per anni Commissario per la realizzazione della Torino-Lione nonché Presidente dell’Osservatorio e della Commissione Intergovernativa omologa, dichiarò alla Commissione Parlamentare VIII il 28 ottobre 2009: “Siamo sostanzialmente nel pieno rispetto del calendario europeo, che deve portare all’apertura del cantiere principale (quello del tunnel di base, NdR) nell’autunno del 2013, come previsto dal dossier di finanziamento europeo.”

Oggi all’Europa è stato chiesto un nuovo finanziamento a valere sul bilancio 2014-2020. Non sarà l’ultima né la penultima domanda. Calendari e numeri cambieranno ancora, secondo necessità.