post — 13 Febbraio 2022 at 12:22

Un abbraccio che sa di libertà

Venerdì sera alla luce calda del tramonto, una timida voce inizia a circolare per la Valle: Emilio è libero. Sempre più ad alta voce si fa eco per tutta Italia e da sussurro diventa grido fino a ieri mattina quando, una numerosa delegazione di No Tav si è diretta in Francia per salutarlo e accoglierlo finalmente di nuovo tra di noi.

Prima di questa tappa fondamentale, però, non poteva mancare un saluto ai detenuti del carcere di Aix – Luynes, che, tra grida e saluti nelle ore  d’aria, hanno potuto salutare il Movimento che in quel non luogo oggi ha portato un po’ di umanità anche attraverso numerosi interventi contro l’inutile sistema carcerario contro cui ci dobbiamo scontrare ormai, purtroppo, troppo spesso.
Un sistema assurdo che Emilio ha conosciuto molto da vicino, trovandosi costretto ad attraversare una trafila giudiziaria senza senso e vedendosi obbligato in questi lunghi ultimi due mesi in queste celle così lontane dalla sua amata Valle, a seguito del mandato di arresto europeo spiccato a suo carico in merito a dei fatti contestatigli avvenuti nel 2020 anno nell’ambito di una manifestazione contro le frontiere e a sostegno dei migranti che si trovano obbligati ad attraversarle in cerca di una vita più dignitosa.

Nonostante la Corte di Appello di Grenoble abbia revocato di fatto questo provvedimento, in attesa del processo, resta comunque attiva la misura cautelare che prevede l’obbligo di dimora e di firma una volta alla settimana in Francia.

Ed è per questo che ieri, accompagnati dal ritmo dei cori No Tav, finalmente siamo riusciti a riabbracciare il nostro Emilio che non ci ha fatto certo mancare il suo calore, “commissionandoci” anche un saluto caloroso e  di lotta a tutti e tutte i/le No Tav ancora privati delle proprie libertà.

Una giornata, dunque, carica di emozioni in cui la gioia di vedere Emilio fuori da quelle maledette mura ci ha riempito i cuori di felicità.

Un grande passo in questa vicenda giudiziaria assurda che vede coinvolto il nostro “gigante” che,però, non ci basta: vogliamo Emilio libero di tornare nella sua amata Valsusa!

Emilio libero!
Libertà per i/le No Tav!