post — 5 Aprile 2021 at 10:59

Patrick e Dana compagni di cella

Condividiamo un articolo apparso sul sito https://www.labottegadelbarbieri.org/ a firma di Francesco Masala sull’ingiusto trattamento subito da Patrick Zaki e Dana.

I reati per cui Patrick si trova in galera, da un tempo lunghissimo, sono “istigazione a proteste e propaganda di terrorismo sul proprio profilo Facebook”.

Sono gli stessi reati di Dana Lauriola, in realtà, con l’aggravante, per lei, di aver usato un megafono, probabile arma di distruzione di massa (https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/05/no-tav-lappello-per-la-scarcerazione-di-dana-lauriola/6123143 e https://www.notav.info/post/la-dichiarazione-di-dana-sui-fatti-del-1-maggio-2019-basta-accanimenti ).

Amnesty chiede, giustamente, la liberazione di Patrick Zaki, “arrestato solo perché attivista”, scrivono nell’appello.

(https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/)

Amnesty chiede, giustamente, la liberazione di Dana Lauriola, arrestata solo perché attivista.

(https://www.amnesty.it/arresto-di-dana-lauriola-esprimere-dissenso-pacificamente-non-puo-essere-punito-con-il-carcere/ )

Si moltiplicano le iniziative per chiedere la libertà e per dare la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, d’accordo la maggioranza del Parlamento Italiano (leggi qui ); diversi comuni danno la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.

A Dana Lauriola nessuno, in Parlamento, chiede di dare la cittadinanza italiana, visto che ce l’ha già, e gli stessi nessuno non chiedono la liberazione; nessun comune pensa alla cittadinanza onoraria par Dana Lauriola.

 

Chi ha il coraggio di spiegare a Patrick che, quando tornerà in Italia, potrebbe essere un cittadino italiano?

E quindi, se istigasse a proteste e propaganda contro la TAV in Val di Susa, potrebbe essere indagato, come Erri De Luca?

E se magari sostenesse le sue ragioni pubblicamente con un megafono andrebbe in prigione, come Dana?

E chi riuscirebbe a spiegargli che le prigioni italiane sono più belle di quelle egiziane e che i giudici italiani sono brava gente, mica come quelli cattivi egiziani, e che le leggi democratiche italiane sono più civili di quelle della dittatura egiziana?