editoriale, post — 3 Luglio 2013 at 08:12

Il 3 luglio di due anni fa: l’assedio

Due anni fa fu la giornata dell’assedio al cantiere. il 3 luglio del 2011 ci tirammo su le maniche e c’impegnammo a rendere dura la vita alle truppe d’occupazione della Valle. Dopo due anni alcune cose sono cambiate, altre certamente no. E ci stiamo mettendo lo stesso impegno e lo stesso entusiamo.

Ci spararono addosso solo in quella giornata 4357 lacromogeni, e non sono bastati e non basteranno.

Riproponiamo con orgoglio la cronaca di quella giornata.

 

 

 

 

 

Riconquistato il presidio NoTav vicino all’area dei cantieri – La diretta dal corteo

Cronaca della giornata di lotta del 3 luglio.

Al momento 4 persone in stato di fermo: 3 modenesi e un veneziano (prelevato dall’ospedale dov’era ricoverato).

19.30 – Mentre molte persone solidali che hanno partecipato alla manifestazione di oggi scendono dalla Val Susa, molte altre rimangono… in attesa che la mobilitazione ricominci dalla baita della Maddalena riconquistata grazie alla mobilitazione di decine di migliaia di NoTav. Chiara fa un bilancio su Radio Black Out

18.37 – Il gruppo che si trovava a S.Antonio è riuscito a raggiungere Exilles

18.15 – Al municipio di Chiomonte è cominciato un presidio perché un gruppo di persone fra cui amministratori valsusini sono accerchiati dalla polizia. Nei pressi di Ramats continua la caccia all’uomo.

18.10 – Blocchi della polizia ad Exilles, chi tenta di recuperare la macchina viene fermato.

18 – Nuova carica a Ramats nel corteo dove pare fossero presenti anche alcuni bambini.

17.17 -Le camionette della finanza stanno caricando in in località S.Antonio.

17.05 – Una quarantina isolata di persone si trova in località S.Martino ed è stata attaccata dalla Guardia di Finanza

17 – Vicino alla baita della Maddalena segnalano un incendio scoppiato a causa del fitto lancio di lacrimogeni

16.52 – Il presidio dei viadotti si è spostato verso la baita della Maddalena per fare il punto della situazione e medicare i feriti.

16.49 – La statale 24 è bloccata da un flusso costante di auto mentre a salire verso Exilles è libera

16.37 – I manifestanti che tornano verso il presidio Clarea vengono accolti dagli applausi della gente. Al presidio 4 feriti per lacrimogeni ad altezza d’uomo.

16.26 – Portato via su un lenzuolo fra gli applausi il ferito grave fra i manifestanti, quello colpito al fianco forse da un lacrimogeno, è stato portato via sul sentiero per Giaglione su un lenzuolo teso a formare una barella. Al passaggio la folla ha applaudito. Confermati i tre feriti fra i No Tav negli scontri della zona dei viadotti autostradali. (Da Repubblica.it) – Precisazione: il ferito ha il fianco squarciato dal lacrimogeno

16.25 – i No Tav sono sotto l’autostrada, la polizia dall’alto lancia di tutto, pietre, sbarre di ferro, ecc. ecc.

16.18Fiamme avvistate a Giaglione. Lacrimogeni usati ad altezza uomo vicinissimi alle persone nel piazzale sotto l’autostrada

16.05 – Avvocati e medici stanno parlamentando per far passare uno dei feriti al volto con lacrimogeni. Alla centrale invece la gente sul ponte sta spegnendo i lacrimogeni nel fiume e continuano a resistere.

16.00 – Il tentativo di sfondamento con la ruspa per ora è stato fermato. Situazione fluida. Gente in partenza da tutta Italia

15.40 – Il Corriere della Sera parla di cinque arresti: tre di Modena, uno da Padova e uno da Bologna

15.30 – Nella zona dei boschi ad ovest del cantiere la polizia sta avanzando con una ruspa.

centrale-presidio15.20 – Anche sul fronte della centrale elettrica i carabinieri lanciano lacrimogeni ad altezza d’uomo, oltre a spray urticanti e idranti.

15.10 Dei feriti in condizioni non gravi sono stati portati alla borgata di S.Antonio circa mezz’ora fa

14.45 – Prosegue l’assedio su entrambi i fronti. I manifestanti valligiani e solidali non hanno intenzione di muoversi dai boschi. Ad ogni lancio di lacrimogeni il cambio tra i manifestanti permette di mantenere la posizione. Si comincia a coordinarsi per decidere come mantenere l’assedio nelle prossime ore.

14 – La polizia appicca il fuoco al bosco a pochi metri dai manifestanti. L’incendio è stato prontamente spento.

13.50 – Cambio continuo tra i manifestanti che salgono e scendono per mantenere il presidio al’ingresso ovest del corteo. Ennesima tornata di lancio di lacrimogeni.

13.45 La corrispondenza di Dana per Radio Black Out

13.40 – Interrotti i lavori del cantiere

13.35 – All’ingresso ovest del cantiere il resto dei manifestanti continua ad essere sotto il lancio continuo di lacrimogeni e la polizia sta usando anche gli idranti. La corrispondenza di Manuel per Radio Onda D’Urto

13.29 – Continua il doppio assedio al cantiere. La baita della Libera Repubblica della Maddalena all’ingresso est è stata riconquistata e da ospitalità ma ci sono almeno due feriti, di cui uno alla gamba in maniera grave. (da Radio Onda d’Urto)

13.17 – Uno dei manifestanti feriti ad una mano da un lacrimogeno sta per essere portato in ospedale (da Radio Onda Rossa)-

13.15 – Segnaliamo che su twitter i notav colonizzano il TT #saldi scrivendo #notav nervi #saldi.

13.10 – Si contano al momento almeno due persone ferite perchè colpita direttamente dai lacrimogeni lanciati dal cavalcavia.

13.05 – E’ stata sfondata dai manifestanti No-Tav la recinzione di protezione al cantiere all’altezza dell’area archeologica (fonte La Repubblica)

13centrale-polizia – Continua il corteo anche alla centrale elettrica di Chiomonte. Molta gente accerchia dal fiume e insulta i Carabinieri a “difesa” della Centrale, l’ex ingresso della ‘Libera Repubblica’.

12.50 – Sfondato a Ramat il cordone della polizia. I manifestanti sui sentieri stanno provando a mantenere la posizione. Lacrimogeni a grappoli provenienti da sopra l’autostrada. Intanto dalla parte di Giaglione si mantiene la posizione al fortino del presidio.

12.40 – I manifestanti proseguono determinati verso la zona delle tende, del presidio assaltato lunedì scorso. Continua il lancio dei lacrimogeni, fittissimo, sparanti alla cieca in mezzo ai boschi.

12.35 Partita una carica ma i manifestanti resistono. Continuano ancora i lacrimogeni ad altezza d’uomo, sparati con l’intento di colpire sia chi sta salendo, sia chi riscende dai sentieri.

12.30 – Continuano i lacrimogeni nel bosco ad altezza uomo dalla parte di Ramats. In campo contro i manifestanti anche gli idranti.

12.05 – La polizia lancia lacrimogeni sui manifestanti che stanno risalendo i sentieri da Ramats. Anche dal presidio riconquistato si preparano a cominciare l’assedio. La corrispondenza di Radio Onda d’Urto con Rosangela

12 – Riconquistato il presidio NoTav vicino all’area dei cantieri, il fortino sgomberato dalla polizia lunedì scorso. Applausi all’ingresso, nessuna presenza della forze dell’ordine. Ora i primi manifestanti giunti nell’area da Giaglione attendono i gruppi provenienti da Ramats ed Exilles.

11.50 – Circola la voce di reparti della celere appostati nei sentieri vicino ai cantieri.

11.40 – I primi gruppi partiti da Giaglione hanno raggiunto il presidio assaltato lunedi scorso dalla polizia.

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11.35 – Ultimo bivio per Ramats. Una parte dei manifestanti partiti da Exilles e Chiomonte scende verso la Centrale elettrica. Un nuovo gruppo parte per i sentieri nei boschi. Al concentramento di Exilles si sono uniti la maggior parte dei solidali provenienti dal resto d’Italia ed è stato organizzato per garantire la partecipazione anche di bambini, anziani. Entrambi i cortei fanno però parte dello stesso movimento, della stessa mobilitazione.

11.25 – Il corteo di oltre due chilometri partito da Exilles è arrivato al bivio della Ramat che porta alla centrale elettrica della Maddalena.

11.20 – I vari gruppetti del corteo partito da Giaglione continua a risalire nei boschi. Al concentramento lanciato su questo lato della Maddalena partecipano soprattutto abitanti della Valle che sanno come muoversi nei vari sentieri della zona. La corrispondenza da Radio Onda D’Urto con Manuel

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11.15 – Da Torino treni in partenza ancora con migliaia di manifestanti diretti alla Maddalena

10.50 – I cortei da Chiomonte e da Exilles si stanno unendo in questo momento sul Ponte della Dora. Gli amministratori della Valle aprono il corteo che parte da Exilles, insieme agli amministratori dell’associazione “Comuni Virtuosi”. Seguono decine di migliaia di notav, la coda del corteo è ancora al forte di Exilles. Obiettivo del corteo la Centrale elettrica della Maddalena.

10.45 – Il corteo partito di Giaglione, aggirando il primo dei blocchi della poizia, sta risalendo attraverso i boschi. L’elicottero che li segue sta volando molto basso.

vfqlc10.40 – Da Chiomonte percorrendo la statale 25. Un serpentone di cui non si vede la testa, almeno 10000 persone, stanno raggiungendo il corteo di Exilles.

10.35 – Parte il corteo da Exilles verso Chiomonte. Una buona parte si stacca e prende la via che va verso Ramats.

10.30 – I cortei sono partiti da pochi minuti. Diverse migliaia i partecipanti da entrambi i cortei. Da Giaglione il corteo, dedicato soprattutto agli “autoctoni”, si apre con lo striscione “resistere con dignità per resistere con gioia” e con una caricatura di Piero Fassino, con in mano banconote da 500 euro, arnesi da lavoro, un fucile e sulla giacca lo stemma di Confindustria.

9.30 – Per dare a tutti la possibilità di raggiungere i concentramenti (Exilles, Giaglione e Chiomonte) la partenza della marcia è rimandata dopo le 10. La corrispondenza da Radio Onda D’Urto con Rosangela
Sopra i concentramenti sorvolano gli elicotteri di perlustrazione.

336730140ore 9 – Migliaia di manifestanti sono già sotto il forte di Exilles, uno dei due concentramenti della marcia, affollato anche dra bandiere notav e striscioni. Qui sono arrivati diversi pullman di sostenitori da Marche, Abruzzo, Veneto, Toscana e Emilia Romagna. “Il futuro dei nostri bambini non ha bisogno di treni che corrono veloci” dice uno dei cartelloni.
E’ arrivato a Exilles anche Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato centrale Fiom: “Questa marcia e’ la risposta di un popolo che non ne puo’ più di un palazzo chiuso nei suoi recinti e nelle sue sordita’.Intanto arrivano segnalazioni secondo cui l’autostrada sarebbe bloccata all’altezza di Borgone