
Nelle cronache del sottosopra valsusino accadono spesso fatti inquietanti e inspiegabili. Negli ultimi tre giorni gli abitanti di Salbertrand – già abbastanza sfortunati per servizi e trasporti – andando e tornando dalla stazione si sono trovati davanti a una scena surreale: il treno… saltava la fermata.
Nessun lavoro sulla linea, nessun guasto, nessun bus sostitutivo. Un vero mistero.
E quando nel sottosopra succedono cose così, lo sanno tutti: c’è sempre lo zampino di una grande presenza paranormale.
Chi, se non lui? Il mostro TAV con i suoi adepti, in questo caso il prefetto di Torino.
Dopo le lamentele dei pendolari, l’arcano è stato infine svelato. Trenitalia, rispondendo a Valsusaoggi, ha comunicato che la stazione resterà chiusa fino a lunedì. Un dettaglio non irrilevante: proprio oggi, domenica 7, in paese sono previsti i mercatini di Natale, uno dei pochissimi eventi capaci di ridare un po’ di vita a un abitato ormai quasi del tutto svuotato.
Il “previdente” prefetto ha deciso di chiudere la stazione per motivi di ordine pubblico legati alla marcia popolare dell’8 dicembre.
Il lettore ingenuo potrebbe chiedersi perché, per una manifestazione che si svolge da Venaus a Susa – la cui stazione, guarda caso, resterà tranquillamente aperta – si sia scelto di chiudere proprio una stazione che dista cinque ore a piedi dal percorso.
Noi No Tav, da anni anche indagatori del paranormale, qualche ipotesi ce l’abbiamo.
Negli scorsi giorni un’inchiesta ha portato alla chiusura di una ditta di smaltimento rifiuti che operava proprio nell’area del cantiere di Salbertrand, con conseguente sequestro di 65.000 metri quadri di terreno usati in modo illecito.
Eppure, nell’area di Salbertrand, l’avvio dei lavori per la celebre “fabbrica dei conci” – che dovrebbe occuparsi dello smaltimento dei rifiuti pericolosi del cantiere – non è stato fermato. Questo nonostante la battaglia legale del sindaco e una lunga indagine, risalente a più di dieci anni fa, sull’inquinamento dell’area ex industriale.
Sulla bonifica preventiva dei terreni utilizzati per smaltimenti pericolosi nessuna garanzia. Nessuna certezza. Nessuna trasparenza.
Forse il signor prefetto, così solerte nel chiudere una stazione, potrebbe dimostrarsi altrettanto previdente nel verificare che, prima di aprire un cantiere così delicato, l’area sia davvero sicura dal punto di vista ambientale. Che non vi siano rischi di diffusione di fibre di amianto o cromo esavalente, già individuati in passato come inquinanti della falda freatica.
Se la spiegazione “paranormale” della chiusura della stazione ve l’abbiamo data, resta lo spettacolo ben poco mistico di un cantiere i cui lavori sono nuovamente fermi. Quanto al mancato avviso alla popolazione, un’unica ipotesi appare plausibile: l’ennesimo episodio di prepotenza e abuso su un territorio trattato, da anni, come un nemico da disciplinare.
Per concludere, la prefettura di Torino ha vietato le fermate dei treni nella stazione di Salbertrand per tre giorni senza peraltro prevedere servizio sostitutivi. La motivazione addotta è stata la possibile presenza di proteste No Tav. Denunciamo con forza questo intollerabile gesto prevaricatore a danno delle cittadine e cittadini di Salbertrand. È assai evidente l’idiozia di un simile provvedinento volto solamente a screditare il Movimento No Tav. La annuale manifestazione dell’8 dicembre avverrà tra Venaus e San Giuliano ed è stata regolarmente autorizzata . Quindi cosa c’entra Salbertrand? Inoltre, se pur si terranno manifestazioni in futuro sul territorio di Salbertrand quale arrogante metodologia è il chiudere una stazione quando l’accesso al paese è assai agevole con le auto? E ancora di più, perché mai bisogna chiudere stazioni per impedire manifestazioni? Avremo modo di approfondire ma questo atteggiamento da occupazione militare fa’ capire alle cittadine e ai cittadini quale sarà il loro futuro con centinaia di camion al giorno che impesteranno aria e vita senza che nessuno renda conto di tutto ciò.
Ora però ci preme davvero dare la nostra solidarietà a chi si vede sottratto un servizio per giorni senza motivo e senza confronto territoriale.
Movimento No Tav



