Questa mattina il centro sociale Askatasuna di Torino, da sempre accanto al movimento No Tav, è stato perquisito e messo sotto sgombero con un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine, idranti e blindati. Un’operazione repressiva pianificata e presentata come una “semplice” perquisizione, ma organizzata nei minimi dettagli, fino alla chiusura delle scuole circostanti. Contestualmente sono state perquisite le abitazioni di diverse compagne e compagni.
Quanto avvenuto oggi sembra inoltre configurarsi come una rivalsa politica per la liberazione di Mohamed Shanin, un segnale punitivo rivolto a chi ha sostenuto e reso possibile quella mobilitazione.
Fin dalle prime ore molte persone sono accorse in solidarietà, ma sono state allontanate rapidamente dalle forze dell’ordine. L’obiettivo è evidente: colpire e isolare il movimento per la Palestina. Una dinamica che richiama da vicino quanto già visto qualche mese fa al Leoncavallo: interventi di forza costruiti per isolare, intimidire e colpire spazi politici riconosciuti e attraversati da movimenti reali.

Invitiamo tutte e tutti a raggiungere il presidio permanente davanti all’Askatasuna, che proseguirà per tutta la giornata. Perquisizioni e sgomberi non fermeranno chi lotta.
Diamo appuntamento a tutte e tutti oggi alle 18, in corso Regina Margherita 47 per una manifestazione di solidarietà.
Difendiamo gli spazi sociali!



