post — 2 Luglio 2025 at 09:05

Susa: “un incontro farsa” quello con Telt e l’amministrazione segusina

Ci saranno sicuramente tempo e spazio per portare a galla, per l’ennesima volta, le grandi bugie raccontate da Telt, ma ci preme restituire di seguito alcune riflessioni a caldo sull’incontro promosso e organizzato dalla società italo – francese e dall’amministrazione comunale di Susa nel pomeriggio di ieri al Castello della Contessa Adelaide.

È stato quello che ci aspettavamo fosse: un incontro-farsa dove i tecnici di Telt hanno rovesciato sul pubblico presente tutta una serie di dati nebulosi ma indicativi di quanto questo progetto sarà impattante sul territorio.

Alle domande dei presenti in sala hanno dato risposte che cercavano soprattutto di rassicurare. L’ espressione “monitoraggio continuo” è stata usata e abusata.

Tutto sarà monitorato, tutto sarà controllato. Si sono, però, traditi quando (insultando di fatto i cittadini) hanno affermato che il disagio di vivere dentro un cantiere sarà ricompensato dal poter poi abitare accanto ad una stazione internazionale.

Ma non è bastato: hanno tranquillizzato i presenti asserendo che i capannoni di stoccaggio per lo smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, saranno dipinti in verde per minimizzare l’impatto con l’ambiente. Della natura del materiale stoccato, della sua pericolosità, del rischio dispersione non è dato sapere.

Hanno detto che Susa sarà attraversata da 340 camion ogni giorno ma (bontà loro) non nei weekend. Non pervenuto, nonostante sia stato esplicitamente chiesto, il numero dei pullman da utilizzare per il trasporto ex passeggeri del tratto Bussoleno -Susa.

Come detto anche in sala, Telt, anche questa volta, ha fatto il suo sporco lavoro ma, ancor più vergognoso, è stato il comportamento del sindaco e dell’amministrazione di Susa che hanno avuto il coraggio di chiamare incontro “pubblico e democratico” quello che poi si è rivelato essere una mera passerella propagandistica chiusa alla maggior parte dei cittadini e alle cittadine della Valsusa. Ancora più grave il posizionamento dell’amministrazione segusina che, anche ieri, si è palesata per quello che è: un’amministrazione sorda verso un territorio che grida e pretende cura e protezione da chi lo vuole devastare, ma prona di fronte a quello che non possiamo non definire, un disastro annunciato.