News, post — 5 Febbraio 2017 at 19:52

L’apertura dei nuovi cantieri nelle intenzioni dei promotori tra il 2017 e il 2030

da notavtorino.org

A partire dal 2013, stante la carenza di fondi adeguati alla realizzazione delle infrastrutture in seguito alla perdurante crisi economica, governi e promotori del Tav Torino-Lione sono stati costretti a proporre una realizzazione della linea per fasi successive, suddividendola in lotti costruttivi.

Tratta internazionale:
già il progetto definitivo di Ltf – Telt per la porzione italiana, presentato ad Aprile 2013 ed approvato dal Cipe a Febbraio 2015, accorcia del 50% il tracciato di binari nuovi previsto in origine.  Ci si limiterebbe in sostanza alla costruzione del mega-tunnel di base, delle opere accessorie nella piana di Susa, tra le quali vi è la stazione internazionale, della successiva galleria fino a Bussoleno dove i nuovi binari si raccorderebbero alla linea esistente nei pressi dell’attuale stazione. Per la restante parte del percorso ci si affiderebbe all’utilizzo della ferrovia storica opportunamente adeguata. Tempi immaginati: dal 2017 al 2030.

A tutto il 2016 l’unico cantiere attivo è quello della galleria esplorativa di Chiomonte.

Tratta nazionale:
a fine 2016 non è stato ancora approvato nemmeno l’evanescente progetto preliminare di Rfi-Italferr datato Marzo 2011; è l’Osservatorio Tecnico a ridimensionare l’opera ipotizzando quali lotti proporre alla progettazione definitiva; la sua ipotesi finale (Luglio ’16), via via limata negli anni, prevedrebbe solo la costruzione della galleria S. Antonio, tra Buttigliera Alta e Rivalta sotto la Collina Morenica, e del successivo raccordo all’interporto di Orbassano; per le altre parti si ricorrerebbe alle linee esistenti, compreso il passante del nodo di Torino, anche qui con gli opportuni adeguamenti. Tempi immaginati: dal 2018 al 2030. Ma per passare dalle ipotesi dell’Osservatorio all’apertura dei cantieri bisognerà che necessariamente intervenga la concreta progettazione di Rfi-Italferr …

Nel contempo anche la Francia attraversa le stesse difficoltà finanziarie, e la Corte dei Conti invita il Governo a valutare l’elevato costo dell’infrastruttura in rapporto alla sua effettiva utilità e priorità; alla fine del giugno 2013 la commissione governativa “Mobilité 21” (incaricata di stabilire le priorità di realizzazione tra le innumerevoli linee ferroviarie in programma) disponeva che l’eventuale realizzazione della tratta nazionale francese (saint Jean de Maurienne-Lione) fosse rinviata a dopo il 2030.
L’unico cantiere attivo al termine del 2016 è quello della galleria esplorativa di Saint Martin La Porte, sull’asse del futuro tunnel di base.


Per la tratta transfrontaliera del Tav Torino-Lione Italia e Francia hanno richiesto alla UE un contributo finanziario pari al 40% dei costi stimati a preventivo. Ciò ha comportato per i due Stati il compimento di vari passaggi formali vincolanti tra cui la firma di accordi bilaterali e, per ciascuno, l’impegno al rispetto dei tempi di realizzazione concordati e dello scadenzario di spesa relativa nei vari anni a venire (nota bene: non significa che i fondi siano già disponibili).
Gli accordi italo-francesi inerenti la suddivisione dei costi a preventivo (8,6 miliardi addossati per il 35% all’Italia e il 25% alla Francia) e la comune intenzione di avviare i lavori sono stati ratificati dai rispettivi Parlamenti tra Dicembre 2016 e Gennaio 2017.

A valle di questa conclusione ecco quali sarebbero i tempi per i lavori che Telt dovrebbe rispettare e far rispettare:

Inizio 2017:

avvio del lavoro preliminare di costruzione entro il cantiere di Chiomonte di due nuovi semi-svincoli della A32; progetto esecutivo e realizzazione affidati a Sitaf; termine entro fine 2018.

Inizio 2017:

avvio del lavoro preliminare di spostamento dell’autoporto della A32  dalla piana di Susa alla nuova zona individuata, ricadente nei territori comunali di San Didero e, marginalmente, Bruzolo; progetto esecutivo e realizzazione affidati a Sitaf; termine entro fine 2018.

Ottobre 2017:

avvio della costruzione dell’interconnessione con la linea storica a Bussoleno, comprendente la galleria tra Susa loc. Coldimosso e Bussoleno loc. Isolabella (termine della prima canna previsto dopo 2 anni); durata complessiva 5 anni.

Entro il 2018

allargamento cantiere di Chiomonte in ottemperanza alla prescrizione n. 235 del Cipe al progetto definitivo, per un “cantiere sicuro” in variante a quello previsto a Susa.

Inoltre è previsto:

  1. Tra 2017 e 2018 spostamento del centro di guida sicura dalla piana di Susa alla nuova zona individuata nel Comune di Buttigliera Alta.
  1. Realizzazione, presumibilmente entro il 2018, di un’area di deposito dello smarino (proveniente dallo scavo del tunneldi base) presso Salbertrand.
  1. Avvio dello scavo del tunnel di base lato Italia che Telt spera avvenga entro il 2018; ultimazione di lavori e test del tunnel stimata a fine 2029 – inizio 2030
  1. Progettazione ed esecuzione degli adeguamenti della linea storica in carico alle Ferrovie Italiane (Rfi – Italferr) sulla tratta Bussoleno – Chiusa San Michele con termine ultimo a fine 2029 e costo aggiuntivo stimato (ma in assenza di progetto) in circa 100 milioni da aggiungere ai 2,6 miliardi
  1. Tempi indefiniti per i cantieri relativi alle opere previste nella piana di Susa: risoluzione di tutte le interferenze con la linea storica, con strade, autostrada, fiume Dora e servizi vari; costruzione della stazione internazionale e dell’area di sicurezza.

TRATTA NAZIONALE: RICHIESTE DEL COMMISSARIO DI GOVERNO ALLE FERROVIE ITALIANE

L’obiettivo dichiarato dal Commissario governativo, Foietta, è di avere la tratta di adduzione pronta per l’entrata in funzione del tunnel di base; egli sostiene che per costruire la galleria sotto la Collina Morenica ed adeguare il sistema ferroviario torinese l’Italia dovrebbe preventivare una spesa complessiva, da qui al 2030, di circa 1,8 miliardi (oltre ai 2,7 per la tratta internazionale); si tratta naturalmente di una cifra con beneficio di inventario, in assenza di qualsivoglia progetto.

Nei documenti resi noti recentemente dall’Osservatorio Tecnico si dichiara inoltre l’ambizione di ottenere già entro il 2022 dalle Ferrovie un adeguamento del nodo di Torino capace di sostenere l’eventuale aumento del traffico merci (anche nell’ipotesi di scuola di un incremento dovuto all’entrata in funzione del Terzo Valico tra il porto di Genova e la piattaforma logistica dell’Alessandrino).

Ecco secondo queste ipotesi, quali dovrebbero essere impegni e scadenze per Rfi-Italferr

Progettazione (nel 2017) e successiva realizzazione (2018-2022) degli adeguamenti al passante ferroviario torinese comprendenti tra l’altro: una galleria diretta tra Porta Nuova e Porta Susa, il superamento del collo di bottiglia a Torino San Paolo, l’ampliamento della luce di gallerie e cavalcaferrovia nel nodo di Torino e sulle linee per Alessandria e Novara-Milano in modo da permettere il passaggio di carri a grande sagoma secondo i nuovi standard europei. Il tutto, si spera, al costo di circa 135 milioni.

Progettazione e conseguente realizzazione (genericamente entro il 2030) dell’adattamento della linea storica tra Chiusa S. Michele e Avigliana – Buttigliera Alta per un costo ipotizzato intorno ai 100 milioni.

Progettazione e costruzione (sempre genericamente entro il 2030) della nuova tratta Buttigliera Alta-Orbassano scalo comprendente: galleria di Sant’Antonio sotto la Collina Morenica, successive galleria artificiale e duna di Rivalta, connessione allo scalo merci esistente. Stima “in cifra tonda”: 1,5 miliardi

Vedi anche la scheda dell’Osservatorio tecnico riassuntiva di tutti i lavori previsti fino al 2030 dal ridimensionamento dei progetti, con indicazione di natura dell’intervento e preventivo di massima dei costi.