resistenza — 12 Giugno 2009 at 11:58

FOTOGRAFIE CHE RESISTONO

Rimappatura fotografica dei luoghi della Resistenza In Valle di Susa. Partenza da Bussoleno, piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, ore 9.00.

Fotografie che resistono nasce da un gruppo di amici guardando un tramonto in valle di Susa dopo una giornata passata sui sentieri partigiani. Da alcuni anni, senza che ce ne rendessimo conto ci siamo trovati a dover continuare il meticoloso lavoro di testimonianza che i nostri nonni, per tanto tempo hanno fatto e ci hanno insegnato a fare. Sin da bambini siamo stati portati in quei luoghi dove sessant’anni fa ragazzi come noi combatterono per la libertà, la loro e quella delle generazioni future. Abbiamo attraversato i ricordi e la memoria di chi quei giorni li ha vissuti, tanto intensamente da dedicare l’intera sua vita alla testimonianza affinché mai più fascismo e nazismo potessero rinascere. Immersi in una società veloce e all’apparenza superficiale ci confrontiamo ogni giorno sul come trasmettere quei valori e quella voglia di libertà. La nostra generazione corre, la voglia di libertà ce l’ha nel sangue, come nel sangue da sempre di ogni giovane. Veloce cercando di conquistare il proprio futuro. In questo movimento continuo proviamo a inserirci, a dare il nostro contributo, la nostra esperienza,l’antifascismo.
Come sezione anpi abbiamo provato da qualche anno con buoni risultati a diffondere con mezzi moderni quali la rete e la multimedialità esperienze teatrali e musicali aventi come soggetto la resistenza. Proprio portando a spasso uno spettacolo teatrale abbiamo incontrato dei ragazzi appassionati di fotografia e con loro abbiamo iniziato questo percorso.
Fotografie che resistono è un’esperienza multicanale in cui i saperi si intrecciano e le conoscenze si diffondono. Nell’arco di più giornate di lavoro vorremmo provare a rifotografare i luoghi della resistenza in val di Susa. Fotografie accompagnate da una contestualizzazione storica dei luoghi e da momenti di approfondimento di tecniche fotografiche. Da un lato riscattando oggi alcune delle immagini più significative di quei giorni. Dall’altra con i mezzi moderni creare una mappatura fotografica della valle di susa resistente che possa accompagnare lungo percorsi storico naturalistici turisti e curiosi.
Il primo appuntamento di questo percorso sarà per domenica 13 giugno alle ore nove in piazza cavalieri di vittorio veneto a Bussoleno (piazza del mercato).
La mattinata sarà dedicata alla battaglia di Balmafol, storica per la schiacciante vittoria dei partigiani, con a seguire pranzo al sacco.
Il pomeriggio sarà dedicato al giurmento della garda dove l’8 dicembre del 43 giurarono i primi ribelli.

Note storiche
Balmafol si trova nel comune di Chianocco nella media Valle di Susa a circa 1800 metri di quota. La battaglia vide protagonisti il 28° battaglione M.M. salito da Bussoleno per cercare di annientare la 42° Brigata Walter Fontan che si era attestata su quei monti. Al comando dell’eroico comandante Alessandro Ciamei “Falco” i partigiani con scarse munizioni ed assediati da ingenti forze nemiche, facendo rotolare a valle con fragore enormi massi seppero ricacciare i fascisti ed avere la meglio. Tra le forze partigiane si contarono due morti e tre feriti, tra i fascisti diciotto morti due prigionieri e quaranta feriti. Ancora oggi camminando tra questi luoghi si respira l’epicità di questa battaglia,
per la nostra sezione sicuramente la più significativa.

Garda è una frazione di San Giorio di Susa, comune anch’esso della media valle situata a circa 900 metri di quota. Il giuramento della garda rappresenta il passaggio politico formale per cui l’8 dicembre del 1943 i ribelli della val susa giurano fedeltà alla lotta e al proprio popolo diventando esercito di liberazione. Già dall’8 settembre in tutta la valle si potevano contare più di cinquecento partigiani, organizzati in bande spontanee e purtroppo molto spesso scoordinate. Durissimo fu il prezzo pagato in vite durante questi primi mesi di combattimenti. L’8 dicembre a san giorio cambia la prospettiva di lotta, coordinati in un unico comando, collegati con il cln di torino si formarono le prime brigate, vennero distribuiti i primi obiettivi. Iniziarono qui, tra queste montagne i due anni più duri della storia del nostro paese. Anni che ancora oggi rimangono il passaggio politico e morale più alto del nostro paese.