post — 30 Dicembre 2016 at 23:57

Un bilancio (di fine anno) di resistenza

L’anno che si chiude è un altro anno passato sul sentiero del nostro cammino di lotta, costellato di tantissimi avvenimenti che, positivi o negativi, ci hanno rinforzato ulteriormente.

Non inficia sicuramente nel fare un bilancio positivo, la ratifica dell’accordo tra Italia e Francia, anzi ci stimola ulteriormente nell’intensificare e variegare la nostra lotta sul territorio in vista di scenari futuri, e su tutto il piano nazionale per far comprendere, una volta in più, che ogni euro speso per il Tav è un euro rubato a qualcosa di veramente utile per tutti.

La resistenza popolare di cui siamo tutti e tutte protagonisti ha scritto un’ennesima pagina di una storia collettiva fantastica nel 2016, che abbiamo saputo (e sapremo ancora) vivere ogni giorno, traendone spunti e insegnamenti per proseguire in un lungo, ancora molto, lungo cammino di Resistenza.

Per una volta però, nel trarre una conclusione, vorremmo prendere in prestito le parole che il commissario governativo Foietta ha utilizzato in Regione durante la sua audizione, perchè ci sembrano significative e ci restituiscono un dato statistico di cui non possiamo che andare particolarmente fieri:

“A proposito del tema della sicurezza e dei problemi del cantiere, sul fatto che il più grande disagio oggi non arrivi dal cantiere ma arrivi dalla gestione della sua sicurezza io vorrei essere assolutamente fermo. Allora, non esiste un’invenzione per cui lo Stato ha deciso di mobilitare decine o centinaia di Forze dell’ordine per far loro passare le vacanze estive – e in questo momento invernali – a Chiomonte… Le statistiche e gli atti processuali – e io, essendo un pezzo dello Stato, faccio riferimento a questo – danno atto che al momento ci sono stati quasi 200 attacchi al cantiere, 130 anni di condanne per reati (sono molti di più ndr) e 462 feriti tra le forze dell’ordine. Io mi auguro che, con un colpo di spugna, tutte queste cose spariscano. “

Al prossimo anno, con un abbraccio a tutti/e i notav colpiti da misure restrittive della propria libertà personale: Avanti NOTAV, fermarci è impossibile!