post — 23 Novembre 2011 at 15:00

PROGETTI TAV: LETTERA A MARIO MONTI CONFERENZA STAMPA E RISPOSTE DEI POLITICANTI TORINESI PRO TAV

Si è svolta alla presenza delle maggiori testate di  dalle stampa locali e nazionali la conferenza stampa organizzata dalle amministrazioni valsusine in contemporanea con l’associazione idra a Firenze. L’oggetto della presentazione la lettera aperta al neo premier Mario Monti riguardo il tanto discusso tema della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino Lione, il sottoattraversamento tav di Firenze e in genere il tema delle grandi opere in contrapposizione ad una reale cura e conservazione dei territori. Una lettera che alleghiamo e che da sola parla e spiega a chi di fatto già conosce la situazione una serie di perplessità alternate a una serie di proposte reali e concrete. In sintesi una richiesta di blocco delle ostilità e dei cantieri per tornare ad un più sano e sensato confronto di tesi tecniche ed analisi che sappiano riportare il paese verso scelte economicamente sostenibili e sicuramente più utili. Ancora una lettera ad un governo, come molte altre in passato che dimostra come la val di Susa abbia voglia di ragionare seriamente di queste tematiche, magari, forse neanche stavolta però, in modo equo e vero.

Saputo della mossa politica ecco allora spuntare al volo e in rincorsa i politicanti pro tav torinesi. Così anche il presidente della regione Cota (Lega Nord), il presidente della provincia Saitta (Partito Democratico) e il sindaco del comune di Torino Fassino (anche lui Parito Democratico) hanno voluto mandare la loro letterina al premier, per non essere da me e per argomentare ancora una volta con i soliti slogan che senza la Torino Lione saremo tagliati fuori dall’europa. Sembra qui di essere su di una bilancia che appena pesa per una iniziativa dal piatto della val di Susa ecco che spunta qualche faccendiere di partito a far pesare i paroloni e gli slogan, esatti e contrari sul piatto dei costruttori e della casta pro tav. Un potere costituente quello del movimento che si magnetizza su poli opposti ad un potere costituito, oggi sul piano politico-mediatico, sul piano giudiziario dei ricorsi e che arriva poi al conflitto su quello della lotta. Lì parole e azioni acquisiscono peso e forma, lì si scrive la storia. Ci si avvicina così, con le stoccatine di scherma, ad una nuova stagione e fase della lotta no tav. Si iniziano le settimane di lavoro o disoccupazione nella crisi con le dichiarazioni di Cota che spiega la fortissima partecipazione dei valsusini alla lotta no tav con un “sono tutti figli di papà” risolvendo in un assunto i sacrifici che intere generazioni fanno per presidiare la terra in cui sono nati. Ci si avvicina alla fase della presa reale dei terreni per il vero cantiere della discenderia di Chiomonte con tanto di talpa annessa. Sarà l’inverno o la primavera lo sfondo climatico di questa fase di lotta? Molto dipenderà dal nuovo esecutivo e qui si inizierà a capire di quante lacrime e quanto sangue sarà il futuro degli Italiani. Con un sorriso di sfidda e un arrivederci a Chiomonte salutiamo tutti i politicanti torinesi e non in doppio petto che dal caldo delle loro poltrone ci sfidano. Dal freddo pungente della val di Susa che ci risveglia la mattina nei presidi siamo pronti a lottare.

Di seguto un breve video e il TESTO INTEGRALE DELLE LETTERA

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