post — 13 Luglio 2012 at 14:46

Dal padre di Elena di Bologna ai domiciliari

A tutti gli arrestati NO TAV
A Luca (di Vaie)
Ai comitati NO TAV della Val Susa
A tutti i solidali NO TAV

Ciao, sono il papà di Elena, arrestata il 25 giugno 2012 per gli scontri avvenuti in Val Susa il 3 luglio 2011.

Vi scrivo perché Elena è ai domiciliari con tutte le restrizioni e quindi non vi può sentire. Innanzitutto un grande saluto a Luca, sperando che tu stia bene, e un sincero grazie alla solidarietà dei comitati che è arrivata nei giorni scorsi. Abbiamo letto il comunicato del comitato di Vaie e siamo certi che la vicinanza della Valle rispetto ai NO TAV con provvedimenti cautelari sia forte e concreta. Elena ieri ha avuto l’interrogatorio di garanzia presso il tribunale di Lecco. Infatti sta scontando qui i domiciliari e non a Bologna, nella speranza che presto avrà almeno la possibilità di poter tornare al lavoro che stava svolgendo qui vicino.

Durante l’interrogatorio si è avvalsa della facoltà di non rispondere. L’avvocato che la sta seguendo, Grenci del foro di Bologna che difende anche altri imputati per i fatti del 3 luglio, ha fatto ieri richiesta per il riesame. Attendiamo la data che verrà comunicata dal tribunale di Torino. Se ci fossero novità in base alla situazione di Luca fateci sapere, in modo tale che si possa pensare a come impostare la difesa su base comune. La richiesta che l’avvocato ha fatto per il riesame è quella della totale libertà. In subordine è stato chiesto il divieto di dimora nei comuni della Valle.

A quanto so gli altri imputati per i fatti del 3 luglio andranno a dibattimento, in modo da avere la possibilità di caratterizzare con i dovuti contenuti un processo che è evidentemente un processo all’intero movimento NO TAV e non solo agli imputati stessi.

Io e mia figlia condividiamo pienamente questa scelta. Sto seguendo, ed Elena con me, le vicende che si susseguono in questi giorni in Valle e l’augurio è che la forza e la tenacia che avete dimostrato fino ad ora continuino a restare vive. Siamo con voi.

Dalla casa dei domiciliari è tutto Un forte abbraccio a Luca e a tutti gli arrestati a cui spero che questa lettera arrivi attraverso chi è in contatto con loro.

A sarà dura! Angelo