post — 13 Giugno 2019 at 12:36

Ciao Carlo! Ci mancherà il tuo obiettivo collegato al cuore!

Stamattina è purtroppo mancato Carlo Ravetto di Susa.
Ex maestro elementare e appassionato fotografo, non è mai mancato a nessuna manifestazione No TAV, documentando tutti gli eventi con un l’obbiettivo direttamente legato al cuore.
Sono molte le sue foto che sono state pubblicate ovunque, in mezzo mondo, per le quali non ha mai voluto un compenso.
Ci mancherà il suo sorriso, la sua capacità di valorizzare il nostro movimento e la nostra Valle con affetto e partecipazione.
Il funerale sarà celebrato a Susa, sabato 15 giugno, alle ore 14,30

E’ una perdita incalcolabile per la comunità valsusina. E’ un uomo buono e bravo, unico per disponibilità e intelligenza, presente con discrezionalità e perizia in ogni campo, dalla scuola, al teatro, all’arte, alla vera politica del bene comune. Ci uniamo con infinita tristezza e riconoscenza grande al dolore dei suoi cari. Mai come in questi momenti si spera che una vita così degna ottenga qualcosa di più alto, ma già da ora è consegnato nel cuore di chi l’ha conosciuto e amato al presidio dei Giusti.

con tanto affetto gigi e maria

Tempo fa, commentando una sua foto sul Guardian, l’ennesima ma forse una delle sue più belle pubblicate su tabloid internazionali, quella dei caschi blu al Seghino, chiesi a Carlo: “te le pagano bene? Cioè, sono bellissime e credo sia anche fonte di orgoglio vedere le proprie foto in mondovisione, ma almeno danno il giusto?”

Fu una rara volta in cui feci un discorso totalmente serio con Carlo, di solito con lui erano ragionamenti che sembravano seri e finivano in boutade o boutade che nascondevano ragionamenti seri.

Mi rispose: “non voglio un centesimo per le foto, mai, le fotografie sono un mio modo di servire la collettività”.

Carlo era molto altro, era il sorriso sornione davanti ai discorsi dei potenti, era l’insegnare ai bambini a guardare, era le scenette quotidiane di vita rurale postate sui social, era le fotografie – mai banali, spesso incredibilmente perfette – della valle che amava e del mondo che vedeva corrergli attorno, lo sguardo di un bambino preservato negli anni.. era il far teatro, la bicicletta, la montagna, la moto… 

Carlo incarnava un antifascismo naturale, vissuto senza sforzo perché per lui ovvio, una pacata, quasi sussurrata, ma intransigente, volontà di giustizia.

Un abbraccio a Luca, a Marghe e a tutte e tutti quelli cui lui mancherà. 

È veramente una grandissima perdita per la famiglia, per gli amici e per tutto il movimento NO TAV. Col cuore gonfio di tristezza faccio le condoglianze alla famiglia.
Riposa in pace, caro Carlo, ti ricorderemo sempre nelle tue fotografie.